Eczema disidrosico: di che cosa si tratta?

L’eczema disidrosico, conosciuto anche come disidrosi o pompholix, è una dermatite che provoca vesciche nella zona delle mani e dei piedi. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo, capendo meglio l’importanza di una terapia di depurazione e corretta alimentazione

Che cosa si intende per eczema disidrotico?

Per eczema disidrosico si intende una patologia infiammatoria della pelle caratterizzata dall’insorgenza di piccole vescicole sulle mani, tra le dita e, a volte, sui piedi.

Questo tipo di eczema può essere acuto, che si verifica in maniera improvvisa e sporadica, oppure cronico, che si manifesta in certi periodi dell’anno o a contatto con certe sostanze in modo periodico.

Esistono altre tipologie di eczema o dermatite, tra cui:

  • Eczema/dermatite atopica
  • Eczema/dermatite da contatto
  • Eczema varicoso
  • Eczema xerotico
  • Eczema nummulare o discoide

Perché si verifica l’eczema disidrosico?

Le cause di questa patologia non sono del tutto chiare ma sembra che la sensibilità al nichel soprattutto quello che si assume con il cibo giochi un ruolo eziopatogenico importante.

Tuttavia, esistono alcuni altri fattori legati alla disidrosi, tra cui:

  • Stress
  • Clima caldo umido
  • Contatto con certe sostanze irritanti
  • Presenza di dermatite atopica
  • Storia familiare di eczema disidrosico

Come si manifesta?

L’eczema disidrosico si manifesta con piccole vesciche con diametro di 1-2 mm, piene di liquido e a stretto contatto tra loro.

Possono causare prurito o dolore e impiegano circa 3-4 settimane per seccarsi spontaneamente.

Si consiglia di ricorrere a uno specialista quando oltre all’infiammazione comparissero segni di infezione e dolore intenso.

In che modo viene diagnosticata la disidrosi?

Per diagnosticare la disidrosi ci si basa sull’esame obiettivo e sull’anamnesi. Ma oggi esistono dei test molto rapidi e non invasivi come il test genetico di sensibilità al nichel o la serie standard dei patch tests cutanei.

Lo specialista può ricorrere ad alcuni esami di laboratorio solo per assicurarsi che l’eruzione cutanea non sia stata causata da altre malattie cutanee che presentano gli stessi sintomi di un eczema disidrosico.

In caso di infezione della zona, è necessario fare un esame colturale su un tampone cutaneo.

Come si cura la disidrosi?

Questa patologia non si cura spontaneamente, è necessario ricorrere in prima linea ad una terapia alimentare associata ad un RESTART intestinale in associazione in alcuni casi anche ad alcune terapie farmacologiche come:

  • Trattamento farmacologico con corticosteroidi
  • Terapia fotodinamica
  • Creme idratanti

Questi trattamenti vengono associati spesso a protocolli di ripulitura, reimpianto e ripartenza intestinale associato alla terapia alimentare che prevede una dieta a bassa assunzione della sostanza irritante, in modo da ottenere risultati efficaci in tempi molto più rapidi e duraturi. Infatti, le persone con questo tipo di eczema presentano spesso un intestino permeabile e disbiotico.